Itinerario guidato

Ultima modifica 16 ottobre 2023

Argomenti :
Turismo

L’itinerario guidato parte dall’ufficio  I.A.T. del Comune di Ostra Vetere ubicato in P.zza Satellico

1. Palazzo Marulli - Sede del Polo Museale Terra di Montenovo
 

Monastero della monache clarisse fino alla prima metà del XIX secolo, diventa poi di proprietà della famiglia Marulli, che eleggerà in questo palazzo la sede della propria azienda agricola ed i laboratori per la produzione dell’olio, del vino e per la bachicoltura.
Acquistato dal Comune negli anni novanta, è oggi sede del “Polo Museale Terra di Montenovo”.
La struttura ospita 4 diverse sezioni museali:
La Pinacoteca civica-parrocchiale "Suor Maria Crocifissa Satellico" ospita alcuni affreschi di scuola marchigiana del quattrocento staccati dalla Chiesa di San Francesco al Mercatale e un dipinto attribuito al Pomarancio raffigurante “Cristo e San Pietro sul lago di Tiberiade”, oltre a due terracotte policrome d’arte popolare del sec. XV, raffiguranti la “Natività” e la “Deposizione” ed ad una statuetta bronzea raffigurante "Sant'Aurelio" di fine '600 realizzata probabilmente nella bottega che fu del Bernini ad opera di Lazzaro Morelli, stretto collaboratore del noto scultore romano.
L'antico fondo librario che conserva la ricca biblioteca francescana di Ostra Vetere, di proprietà comunale sin dalla fine del 1800, costituita da circa 3500 volumi con un importante fondo di incunaboli, cinquecentine e seicentine.
L'antiquarium dell'antica città romana di Ostra con reperti che provengono dagli scavi dell'area archeologica delle Muracce.
La raccolta dell'Azienda Agricola Marulli che conserva apparecchiature, macchinari e suppellettili che furono dell'azienda. Da segnalare l'archivio d'impresa dell'azienda stessa recentemente riordinato e catalogato.

L’edificio è anche sede della biblioteca comunale, dell’archivio storico comunale e dell’Ufficio informazioni ed accoglienza turistica.  


2. Chiesa di S. Lucia - sec. XVIII
 

Ricca di pregevoli decorazioni barocche, ospita un magnifico altare con una teca centrale nella quale è custodito un Crocifisso ligneo, e due eleganti altari laterali. Nella cantoria un organo recentemente restaurato realizzato dai maestri organari della famiglia Canonici di Montecarotto e installato nel 1707. Nella chiesa vengono oggi venerate le spoglie e le reliquie della Beata Suor Maria Crocifissa Satellico (1706-1745), che fu madre badessa dell’annesso monastero delle clarisse, e che è stata beatificata nel 1993 da Papa Giovanni Paolo II.

    
3. Chiostro di S. Francesco e torre campanaria  
 

Nella centrale Piazza della Libertà, ricavata nell’area di insediamento della già citata chiesa di San Francesco al Mercatale, abbattuta nei primi anni del XX secolo, sorge il chiostro di San Francesco. In corpo unico con l’antico complesso monastico, presenta un impianto quattrocentesco, anche se è stato ampliamente rimaneggiato nei secoli XVII e XVIII. All’interno del chiostro, interessanti tracce del ciclo di affreschi di soggetto francescano che lo decorava sui quattro lati.
Sulla destra si erge l’antica torre campanaria del convento.

  
4. Porta IV Agosto - sec. XV
 

Già Porta S. Croce, costituisce uno dei tre accessi al centro medievale: il suo aspetto attuale è frutto di un tardo rimaneggiamento effettuato con intento esornativo.

  
5. Chiesa di S. Antonio al Borgo e Palazzo Peruzzi - secc. XVII-XVIII
 

Incorporata in un imponente edificio seicentesco si trova S. Antonio al Borgo, già chiesa madre della confraternita del SS. Sacramento. All’interno, pregevoli il soffitto in legno dipiento e un affresco cinquecentesco raffigurante la “Madonna del Soccorso”. Da questa chiesa provengono alcuni dipinti di piccole dimensioni, oggi conservati nel Museo Civico Parrocchiale.

 
6. Palazzo Cesarei - sec. XVIII
 

L'edificio fu residenza della famiglia Cesarei che a Montenovo si distinse nel corso del 1500 e 1600 come apprezzati medici. Importante fu il lascito di monografie di medicina con il quale vollero onorare ed arricchire la biblioteca dei frati minori di Santa Croce. Ancora oggi è possibile leggere nei frontespizi dei volumi cinquecenteschi e seicenteschi la nota di possesso che rimanda a Cesareo e Cinzio Cesarei.
All'interno l'edificio ospitava una chiesa privata dedicata a San Cesareo.  

 
7. Sala San Sebastiano
 

Oggi riadattata a sala-auditorium, la chiesa di San Sebastiano conserva l’impianto della ricostruzione voluta, tra il 1699 e i primi del ‘700, da don Ottavio Monti sul preesistente edificio sacro, all’epoca fatiscente.
 

8. Palazzo Innocenzi - sec. XVII
 
9. Palazzi Mauruzi - sec. XVII
 
10. Palazzo Poccianti - secc. XV-XVI
 

Di forme rinascimentali, con un bel portale in arenaria, è documento del gusto e della raffinatezza della famiglia Poccianti, insediatasi a Montenovo e proveniente da Ragusa (l’odierna Dubrovnik, in Croazia). La costruzione è ingentilita sul lato sinistro da una caratteristica loggia dalla quale si spazia sulla vallata del Nevola fino alle colline che degradano verso il Cesano. Il palazzo, oggi di proprietà comunale, è utilizzato - per la parte restaurata - come sala espositiva.

 
11. Chiesa di Santa Maria di Piazza - Secoli XIX-XX
 

E’ la chiesa principale del centro storico per dimensioni ed impatto visivo: antica sede di una abbazia benedettina, è stata, dopo la fondazione avvenuta  nel 1444, per due volte integralmente ricostruita; l’assetto attuale è quello derivato dall’ultimo rifacimento portato a termine ai primi del ‘900, su progetto del bolognese Giovanni Gualandi. In stile neo-gotico ad eccezione della facciata, che reca influssi prevalentemente romanici e fa mostra di alcune vestigia delle precedenti costruzioni, domina il centro storico con il suo complesso monumentale. Dalla cupola e dal campanile, che costituiscono un insieme di singolare imponenza, si gode vista splendida dall’Adriatico all’Appennino. L’interno della chiesa ospita alcune opere di pregio, fra cui un prezioso paliotto settecentesco in scagliola raffigurante l’annunciazione della Vergine Maria ed una “Madonna con bambino, S.Giovanni Battista e S.Antonio Abate” attribuita a Claudio Ridolfi, ma più probabilmente del suo allievo Cialdieri. Prezioso anche l’organo, che si deve ad uno dei più famosi “organari” del XVIII secolo, Gaetano Callido.

 
12. Palazzo Brunacci - sec. XVII
 
13-14 Torre Civica e Palazzo Comunale -secc. XV-XVI
 

Nella residenza municipale fiancheggiata dalla torre civica, si conservano interessanti reperti e opere d’arte; a metà della scala di accesso è visibile una tavola metrica del 1560; elegante la vecchia sala consiliare (oggi sala d’aspetto), con belle decorazioni al soffitto. All’interno del palazzo sono altresì custoditi alcuni cimeli storici, fra i quali un biglietto autografo di Giuseppe Garibaldi indirizzato al fotografo Pavia, dono del concittadino Lino Lauretani.
Il complesso ha subito notevoli rimaneggiamenti nei secoli XIX e XX.

 
15. Palazzo Franceschini – sec. XVII
 
16. Palazzo Buti – sec. XVII
 

La porzione di fabbricato più degna di nota è oggi quella di proprietà Fornaroli. L’elemento di maggiore interesse, che rende unico il palazzo, è rappresentato dal gruppo scultoreo di straordinaria bellezza che occupa un’intera parete della camera da letto ed è parte integrante di una ex alcova.
L’opera (per la quale, peraltro senza alcun riscontro, si fa il nome del palermitano Giacomo Serpotta, 1650 c.a-1732) è interamente eseguita in stucco bianco e rappresenta due figure femminili che, a guisa di cariatidi, sorreggono l’arco a sesto ribassato che separa la camera dall’alcova vera e propria, oltre a varie coppie di putti che reggono conchiglie e stemmi (la presenza di quelli dei Buti e dei Razzanti di Matellica fa ipotizzare che l’opera sia stata commissionata in occasione del matrimonio tra Buti Ignazio e Giulia Razzanti avvenuto nel 1717).

Inglobata nel Palazzo Buti si apre la Porta Nuova accesso aperto nel secolo XVII su richiesta della famiglia Buti stessa.
La nuova porta andò probabilemente a sostituire una antica “pusterla” opposta a Porta Santa Croce e denominata Porta di Malachiusi.

 
17. Porta Pesa - Sec. XIV
 

E’ il più eminente dei tre accessi al centro murato, a pianta rettangolare, e caratterizzato da un arco a sesto acuto e sovrastanti beccatelli. Oltre la porta si snoda l’agile scalinata che, risalendo il dorso della collina, conduce sino alla Piazza Giovanni Paolo II, su cui si affaccia la chiesa di Santa Maria.
  

18. Chiesa di S. Severo
 

Situata lungo via Mazzini, conserva due altari barocchi con pale seicentesche  e un artistico organo posto in opera nel 1895. Sulla sua nuda facciata esterna è collocato un maestoso portale duecentesco, proveniente dalla Chiesa di San Francesco al Mercatale.

 
19. Chiesa di S. Croce – sec. XVII
 

La costruzione della chiesa e dell’annesso convento francescano risale ai primi del seicento. L’edificio ha subìto, nel tempo, vari rimaneggiamenti. L’interno, a navata unica con abside rettangolare, è decorato da lesene, stucchi e modanature dorate. Dietro l’altar maggiore una Crocifissione con Santi, opera di Claudio Ridolfi detto “il Veronese” (1570-1644). A sinistra della navata è la cappella dedicata a S. Pasquale Baylon, realizzata nel 1922-23. Il culto per San Pasquale, che richiama ogni anno a Ostra Vetere migliaia di fedeli, è documentato a Montenovo almeno dai primi del settecento, ma potrebbe aver preso forma nel secolo precedente, quando il taumaturgo spagnolo venne prima beatificato, poi (1690) santificato. Anche a Santa Croce è in opera un organo Callido, realizzato dal famoso costruttore veneto nel 1788.

  
20. Chiesa del SS. Crocifisso - sec. XVI
 

Edificata nel ‘500 inglobando una preesistente edicola sacra, è divisa internamente in due corpi, separati da una cancellata lignea. Dietro l’altare maggiore, una Crocifissione quattrocentesca di scuola marchigiana. Le pareti sono decorate da diversi altri affreschi del XV e XVI secolo, alcuni attribuiti al montenovese Giovanni Battista Lombardelli, pittore attivo nella seconda metà del Cinquecento nelle Marche, in Umbria e a Roma. Provengono da questa chiesa due pregevoli terrecotte policrome d’arte popolare del sec. XV, raffiguranti la “Natività” e la “Deposizione”, che si trovano attualmente al Museo Civico Parrocchiale Maria Crocifissa Satellico.

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